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Nasce Rete Insieme, patto tra sei cooperative sociali storiche

Rete Insieme
gio 23 mar, 2023

La sfida è quella di unirsi per progettare attività innovative e offrire servizi sempre più efficaci, continuando a mettere in primo piano il valore e le potenzialità di ogni persona. Con questo obiettivo nasce Rete Insieme: sei cooperative sociali storiche, da sempre impegnate con i loro centri diurni per l’integrazione delle persone con disabilità, firmano oggi il loro patto di collaborazione.

La nuova rete, presentata questa mattina nella sede della Provincia, è composta dalle cooperative sociali Cui, Il Girasole, Kepos, Margherita, New Naif e Tarta-ruga. Con i loro rappresentanti intervengono il presidente della Provincia, Simone Calamai, il vicesindaco del Comune di Prato, Simone Faggi, l’assessore alle Politiche sociali del comune di Montemurlo, Alberto Fanti, la direttrice della Società della Salute, Lorena Paganelli. A firmare l’intesa ci sono Ambra Giorgi (Cui), Gabriele Nardi (Il Girasole) Tamara Michelini (Kepos), Antonio Morello (Margherita), Mirko Guasti (New Naif), Barbara Forasassi (Tarta-ruga). Dietro le sigle c’è un lavoro quotidiano importante per l’accoglienza nei centri diurni di oltre 140 persone diversamente abili, per il sostegno alle famiglie, per garantire l’offerta di altri preziosi servizi.

Guardare al futuro con modalità nuove- Questo patto è un gesto di coraggio per guardare al futuro con modalità nuove, come i tempi richiedono, anche nell’interesse delle comunità dove operano. Le cooperative che lo firmano, sin dalla loro fondazione avvenuta in tempi diversi e comunque tra la metà degli anni Settanta ai primi anni del Duemila, hanno svolto un ruolo di avamposto sociale e sono state il motore di un nuovo approccio comunitario alla disabilità. Adesso sono pronte a mobilitarsi insieme perché la fase della post pandemia con le misure del PNRR e la riforma del Terzo settore chiedono di rafforzare e produrre nuove e più ampie sinergie sia sul fronte strategico che su quello operativo.

In primo piano, per Rete Insieme, c’è il grande tema del durante e dopo di noi per accompagnare la persona disabile, attraverso servizi flessibili, nelle diverse fasi della vita, anche quando viene meno l’accoglienza in famiglia.

Insieme per la progettazione strategica e il dialogo istituzionale - Il patto stabilisce di dar vita a un impegno comune per la verifica e il monitoraggio dei servizi esistenti. Non solo. La rete svilupperà un’azione comune nel confronto con le realtà istituzionali del territorio locale e regionale, agendo anche in sinergia con altri enti del Terzo settore, realtà non profit e del privato sociale.

Insieme per la progettazione dei servizi e degli interventi - Fare rete vuol dire condividere le esperienze per migliorare i servizi. Rete insieme si impegna a produrre progetti innovativi e a partecipare in squadra a bandi e avvisi pubblici, ma anche a condividere competenze e risorse tecnologiche.

Insieme per creare servizi comuni – Il patto stabilisce anche che verranno realizzate integrazioni operative ed economie di scala per la fornitura di servizi comuni. Si guarda all’unificazione di servizi di carattere amministrativo, legale e per i sistemi documentali obbligatori (sicurezza, privacy, accreditamento e qualità) e per la formazione degli operatori.

Questo patto significa guardare al futuro – ha dichiarato Ambra Giorgi della Cooperativa CUI, che ha parlato a nome di tutte le cooperative coinvolte - Significa mettere in comune e condividere le nostre esperienze e competenze, cercando di realizzare progetti congiunti da sottoporre alle amministrazioni comunali e alla Società della salute, a partire dalla lettura della realtà circostante, e sulla base di questa costruire proposte strategiche e sempre innovative. Rimangono ovviamente le autonomie delle singole cooperative, si tratta solo di di fare un pezzo di strada insieme per fare nuovi passi in avanti”.

Faccio i miei complimenti alle sei cooperative per aver siglato questo patto importantissimo, che rappresenta un passaggio fondamentale anche in prospettiva di un lavoro congiunto tra istituzioni e cooperative stesse, allo scopo di migliorare ulteriormente i servizi e le attività che sono centrali nella cura e nel sostegno delle persone diversamente abili e delle loro famiglie” - ha dichiarato il presidente Simone Calamai - Da parte nostra sarà fondamentale collaborare al massimo, accompagnando le cooperative sociali nello svolgimento del loro prezioso lavoro, partendo da quello che deve essere il concetto di base fondamentale, ovvero l’inclusione.

Questo è un patto molto importante che lega realtà territoriali che stanno facendo da tanti anni un lavoro straordinario su soggetti con diverse abilità – ha dichiarato Simone Faggi - L’amministrazione comunale ritiene che patti del genere aiutino e servono a garantire quello che secondo noi dovrebbe esser fatto nei prossimi anni, cioè la difesa delle professionalità del territorio, della capacità di riflessione e di progettualità che le realtà del territorio stesso esprimono. Questo patto è un vantaggio e rappresenta dunque una crescita esponenziale del sistema pratese.

Sulla base di questo, la Società della salute e l’amministrazione comunale di Prato andranno incontro ad una nuova procedura di verifica e di assegnazione dei servizi che sarà sempre più legata alla coprogettazione con una modalità di intervento e di ascolto, superando la logica dei bandi al massimo ribasso”.

 

Le cooperative, ecco le loro storie

Cui - La CUI nasce nel 1975 per opera di un gruppo di genitori che sentirono il bisogno di creare un ambiente che desse la possibilità ai loro ragazzi di realizzare un’attività lavorativa, superando la condizione di emarginazione. Nel corso degli anni la progettualità educativa del centro diurno della CUI è venuta via via modellandosi sulle esigenze degli utenti e dei loro familiari e il progetto originario è stato modificato. Dal 2015 la cooperativa ha riorganizzato le attività del diurno in tre moduli (blu, giallo, verde), in grado di accogliere 20 utenti ciascuno. I moduli si differenziano per il tipo di progettualità, per l’età anagrafica delle persone disabili, per le loro patologie. In tutti e tre i moduli si svolgono attività di danzaterapia, attività psicomotoria e pet therapy.

Con lo slogan Tutti insieme, tutti diversi la CUI, negli anni ha sempre mantenuto un forte radicamento sul territorio. Oggi è una Struttura semiresidenziale sociosanitaria per persone disabili convenzionata con la AUSL Toscana Centro e con la Società della Salute Area Pratese (54 utenti). Si occupa anche di assistenza domiciliare e servizi educativi domiciliari. L’equipe professionale della CUI è costituita da 23 operatori altamente professionalizzati; assistenti di base, operatori sociosanitari, educatori professionali, psicologo, infermiere.

Il Girasole - Fin dalla sua costituzione, nel febbraio 1986, la Cooperativa Il Girasole ha cercato di contribuire allo sviluppo del sistema dei servizi alla persona, con particolare riferimento all’area della disabilità per creare una rete in grado di fornire risposte concrete ai bisogni di lavoro, servizi e relazioni sociali delle persone disabili attraverso progetti territoriali che promuovono lo sviluppo della comunità locale. Il Centro diurno Il Girasole ha sede a Prato, in Via Santa Gonda 57/e, è una struttura semiresidenziale, con valenza socio-educativa e di assistenza sanitaria per il mantenimento e/o il potenziamento delle capacità della persona, convenzionato con l’ASL Toscana centro e la Società della Salute area pratese. Può ospitare fino a 18 utenti ed è rivolto a persone con disabilità psico-fisica o plurima. Il centro diurno opera per offrire interventi personalizzati assistenziali, di socializzazione, educativi, volti all’acquisizione e/o mantenimento delle capacità cognitive, relazionali e comportamentali, facendo leva sulle potenzialità e capacità del soggetto; sostenere la famiglia per favorire la permanenza del soggetto nel nucleo familiare; favorire le integrazioni nell’ambito del contesto sociale esterno. Attualmente il centro ospita 16 persone disabili, affiancate da 4 operatori (educatori ed assistenti di base).

Kepos - Kepos Onlus nasce 20 anni fa, nel 2003, ed opera, con un’equipe di 18 professionisti esperti in ambito di disabilità, dall’infanzia all’età adulta e disturbi dell’apprendimento. Si propone la missione di operare per la crescita globale e il miglioramento della qualità della vita delle persone disabili. In questa fase sta portando avanti un importante progetto di ristrutturazione di spazi che accoglieranno la nuova sede, adiacente all’attuale, per rispondere ad esigenze del territorio e richieste di famiglie. Il nuovo centro proverà a perseguire la vera “inclusione”, creando una “condivisione creativa” degli Spazi. Attualmente Kepos mette a disposizione la Struttura semiresidenziale sociosanitaria per persone Disabili Kepos (13 utenti) convenzionata con Az. Usl Toscana Centro e SDS Area Pratese; lo spazio Aperto Attività laboratoriali pomeridiane e Progetti di tempo libero (circa 30/40 utenti); tutoring Individuale per le Diverse Abilità (T.I.D.A.). Supporto educativo individualizzato domiciliare (circa 30/40 utenti); servizio di Supporto all’Integrazione alla Disabilità CIPI’ Inclusione. Servizio di coordinamento pedagogico presso nidi e materne, in appalto dal Comune di Prato. Adhd Homework Tutoring (servizio nascente, rivolto ai disturbi di apprendimento e fragilità di autoregolazione.

Margherita - La Cooperativa Sociale Margherita nasce nel 1987 da una esperienza di volontariato dell'associazione AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), come tentativo di risposta al problema dell’handicap nel nostro territorio.

Da sempre si caratterizza come un centro all’interno del quale ognuno riesce a sentirsi valorizzato, riconosciuto e apprezzato in base alle proprie capacità: una piccola comunità che tende a sviluppare nei suoi componenti un chiaro senso di appartenenza e a determinare un proprio sentimento identitario. Le attività che si svolgono all’interno della struttura sono tese inoltre a una duplice finalità: da un lato quello di aprirsi verso il mondo esterno, in modo che il concetto di piccola comunità non diventi ghetto chiuso, ma segno distintivo che riesce a giocare nel mondo un proprio ruolo specifico e a parlare un linguaggio originale ma aperto e aggregante (es: laboratorio teatrale attivo dal 1999, gite mensili alla scoperta del territorio, vacanze in Italia e all’estero, attività ricreative pomeridiane “Caffè Allincontro” ecc…). Dall’altro quello di tentare di avvicinare le altre persone e le diverse realtà territoriali al mondo della disabilità, al fine di conoscerne e scoprirne le caratteristiche e i confini (la produzione di oggetti da vendere, Lavoro conto terzi, ecc…).La Cooperativa è autorizzata e accreditata per i servizi alla persona secondo le normative regionali e al momento ospita 20 giovani/adulti con disabilità cognitiva.

New Naif - La New Naif Società Cooperativa Sociale Onlus nasce nel 1986, su volontà di Giusy Modica ed oggi gestisce il Centro Diurno sociosanitario per Disabili New Naif, in via di Reggiana, 24, nel quale lavorano 7 operatori specializzati supportati da alcuni volontari e dove possono essere inseriti fino a 20 ospiti con disabilità medio-grave (attualmente 19). Il Centro si propone di perseguire l'integrazione nella società delle persone con disabilità attraverso il raggiungimento delle autonomie necessarie e, grazie a ciò, di far raggiungere un'ottimale qualità della vita alle persone stesse e ai loro caregiver. Tra le varie attività che vengono proposte ci sono attività occupazionali; attività musicali (l'ultimo laboratorio ha portato alla creazione di un concerto inserito nel cartellone di Prato Estate 2022), raccolte stagionali; uscite sul territorio; percorsi museali; attività teatrale; soggiorni (alcuni esempi: Palinuro, le isole Eolie, il Mar Rosso e ad Atene e Londra per assistere alle Paralimpiadi del 2004 e del 2012).

Tarta-ruga -La cooperativa Tarta-ruga nasce a Montemurlo nel giugno del 1999, per la volontà di un gruppo di persone che credono nel recupero e nell’inserimento di persone diversamente abili e che da anni operano nel settore del volontariato coordinato. È composta da diversità che tentano di unirsi, flessibili al cambiamento e aperte al nuovo; da operatori sociali che vogliono cambiare le cose con il loro lavoro; da individui che credono nel lavoro di gruppo e solidarietà. Tarta-ruga lavora insieme per garantire i diritti fondamentali dell’essere umano e la dignità e favorirne l’autonomia, la crescita e l’integrazione sociale. La proposta progettuale che noi proponiamo prende spunto dal costante lavoro svolto a stretto contatto con soggetti disabili e con il territorio per offrire loro l’opportunità di incrementare le loro capacità e potenzialità sia sul piano educativo, sia su quello dell’autonomia, permettendogli di applicare queste capacità anche nella società nella quale vivono. Centrale nel progetto è la creazione di occasioni, uscite e soggiorno estivo, nelle quali la persona possa socializzare, collaborare con il gruppo, riuscire a fare le cose della vita quotidiana nella maggior autonomia possibile, sfruttando le diverse occasioni che il territorio può offrire. La cooperativa al momento ospita 17 utenti full-time e un utente part-time orizzontale e verticale ma autorizzata per un numero di 20 posti; gli operatori sono 7 tra educatori, animatori adb e personale amministrativo.

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