Un progetto di solidarietà per l'accoglienza dei bambini saharawi: firmato il protocollo d'intesa
È ufficialmente partita anche quest’anno la grande macchina di solidarietà dedicata ai bambini e alle bambine provenienti dai campi rifugiati della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD).
Dal 6 luglio fino alla fine di agosto, dieci piccoli ospiti, accompagnati dai loro referenti, saranno accolti nei Comuni della provincia di Prato per vivere un’esperienza di scoperta e condivisione, lontano dal caldo torrido del deserto.
Questa mattina presso la Sala Consiliare di Palazzo Banci Buonamici è stato sottoscritto il protocollo d’intesa per l’accoglienza dei bambini saharawi, alla presenza del presidente della Provincia di Prato Simone Calamai, il vicepresidente dell’Associazione Pro Saharawi “Ban Slout Larbi” Massimiliano Kalmeta, l’assessore del Comune di Montemurlo Alberto Fanti, l’assessora del Comune di Prato Maria Logli, l’assessora del Comune di Vernio Antonella Ciolini, l’assessora del Comune di Carmignano Maria Cristina Monni, l’assessore del Comune di Vaiano Massimo Resti e l’assessora del Comune di Poggio a Caiano Patrizia Cataldi.
La Provincia di Prato, insieme alle Amministrazioni Comunali coinvolte, conferma il costante impegno nella promozione di una cultura di solidarietà e pace. Dal 1995, attraverso patti di amicizia e gemellaggi, sensibilizza la comunità locale sulle difficili condizioni di vita del popolo saharawi, costretto a sopravvivere in un ambiente climatico estremamente ostile.
Il progetto di solidarietà per il 2025, coordinato in collaborazione con il rappresentante saharawi in Toscana, si articola in due fasi principali:
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Accoglienza e assistenza sanitaria: durante il soggiorno nei Comuni della provincia, i bambini potranno effettuare il primo check-up medico della loro vita e ricevere un kit completo di abbigliamento nuovo e prodotti igienico-sanitari per sé e le loro famiglie. Inoltre, avranno l’opportunità di vivere esperienze uniche, come quella di vedere il mare per la prima volta.
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Sostegno alle scuole nei campi rifugiati: il progetto sostiene quattro scuole saharawi, dove le attività didattiche spesso soffrono la carenza di materiali scolastici essenziali. Inoltre, verrà fornito supporto alimentare e sanitario, nonché ausilio e strumentazioni specifiche per bambini diversamente abili.
L’Associazione Pro Saharawi “Ban Slout Larbi”, con sede a Sesto Fiorentino, da più di trent’anni sostiene la causa saharawi attraverso aiuti umanitari, accoglienza estiva e attività di sensibilizzazione culturale e politica, ed anche quest’anno collaborerà con la Associazione Compagnia Michele Calamai, Gruppo trekking Storia Camminata di Montemurlo, che gestiranno l’ospitalità dei bambini nelle proprie strutture.
Provincia e Comuni, oltre a garantire un contributo economico, promuoveranno iniziative ed eventi per coinvolgere i cittadini e far conoscere la realtà del popolo saharawi.
“Accogliere questi bambini nel nostro territorio rappresenta un’esperienza umanamente ricca e importante – ha dichiarato il presidente della Provincia Simone Calamai – Rinnoviamo ogni anno questo protocollo d’intesa con l’obiettivo di consolidare un progetto che incarna i valori fondamentali di solidarietà, pace e rispetto dei diritti umani. Progetti come questo meritano di essere sostenuti e rafforzati sempre di più. Desidero infine esprimere la mia più sincera gratitudine a tutti coloro che, con generosità e partecipazione, contribuiscono a renderlo possibile.”
“Come associazione desidero ringraziare tutte le istituzioni coinvolte. Quello che stiamo facendo insieme è un piccolo gesto, piccole fiammelle, ma sono proprio queste a generare grandi incendi - ha dichiarato il vicepresidente dell’Associazione Pro Saharawi “Ban Slout Larbi”, Massimiliano Kalmeta - Ritengo che, soprattutto in questo momento storico, sia fondamentale risvegliare le coscienze di cittadini, amministratori e di chi detiene il potere, affinché si comprenda che l’autodeterminazione di un popolo è un principio imprescindibile, capace di condurci verso un mondo migliore.
Con questo progetto, offriamo principalmente un sostegno umanitario ai giovani ambasciatori di pace, mentre voi istituzioni fornite un supporto e un impegno politico, proprio ciò che questi popoli chiedono”.
“Questo protocollo rappresenta un valore aggiunto per la nostra comunità -ha sottolineato l’assessora del Comune di Vernio Antonella Ciolini - Ciò che colpisce maggiormente è che, a distanza di anni, continua a essere vivo e attivo. Inoltre, non si limita all’accoglienza dei bambini saharawi, ma può rappresentare uno stimolo per la realizzazione di altri progetti simili.”
“Due anni fa ho vissuto la bellissima esperienza di partecipare a un viaggio e vedere concretamente con i miei occhi le condizioni in cui vivono quotidianamente le famiglie e i bambini saharawi – ha spiegato l’assessore del Comune di Montemurlo Alberto Fanti - Questa esperienza ha fatto emergere in tutti noi una determinazione che oggi ci rende ancora più forti e presenti. Questo protocollo rappresenta non solo un atto di solidarietà di grande valore ma anche un atto politico importante, perché vede impegnati in questa causa tutti i Comuni del territorio, grazie al prezioso supporto delle associazioni coinvolte, e rappresenta dunque messaggio chiaro e forte che vogliamo rivolgere a tutti i cittadini e le cittadine della provincia di Prato.”
“È per me un grandissimo onore essere qui. Portare avanti questo tipo di sinergia, che coinvolge in modo unitario tutti i territori della nostra provincia, rappresenta un atto profondamente politico – ha dichiarato l’assessora del Comune di Prato Maria Logli - Sostenere il diritto all’autodeterminazione del popolo saharawi attraverso il linguaggio dell’accoglienza, fondato sulla pace e sulla condivisione, significa dare continuità e sostanza a un processo di rivendicazione della libertà e della resistenza.”
“Sono molto orgoglioso di essere qui, perché la mia vita da circa 40 anni si intreccia a quella delle famiglie saharawi – ha spiegato l’assessore del Comune di Vaiano Massimo Resti - Sono amico di alcune di queste famiglie e, fin dagli anni ’80, ho seguito da vicino le vicende di questa realtà. Sono davvero colpito dal fatto che, nonostante il tempo trascorso, questa iniziativa continui a restare così viva. Partecipare a questa solidarietà è un atto dovuto nei confronti di una realtà e di un popolo che avrebbero meritato una risposta da molto tempo.”
“Essere presente alla firma di questo protocollo è un grande onore per me, che è sempre stato portato avanti dalla nostra amministrazione con grande entusiasmo. L’umanità che sta dietro a queste iniziative è fondamentale per tutti i piccoli comune della nostra provincia – ha aggiunto l’assessora Comune di Carmignano Maria Cristina Monni.
“Questo è il terzo anno consecutivo che mi trovo in questa sala a firmare questo protocollo d’intesa, un’esperienza e un incarico che come amministrazione abbracciamo con grande piacere – ha dichiarato l’assessora del Comune di Poggio a Caiano Patrizia Cataldi - Lo scorso anno ho avuto l’opportunità di accompagnare alcuni bambini a Roma, al Parlamento, dove hanno potuto visitare gli spazi istituzionali e nei loro occhi ho visto riflesso il sogno di realizzare, un giorno, quella speranza che alimenta le loro famiglie e il loro popolo.”