Gentianaceae

FAMIGLIA Gentianaceae

Le piante di questa Famiglia sono presenti in tutto il globo e sono raggruppate in un'ottantina di generi e più di 1600 specie. Si tratta soprattutto di piante erbacee (a volte arbustive) dal sapore amaro ed inodori, a foglie semplici o trifoliate, prive di stipole, in genere opposte e sessili (a volte connate); i fiori, variamente disposti, sono ermafroditi, actinomorfi, per lo più 4-5-meri, con calice a 4-10 sepali concresciuti fra loro e corolla (gialla, blu, rosa o bianca), pure concresciuta a tubo e terminante in 4-10 lobi; i 5 stami sono inseriti all'interno del tubo corollino; ovario supero con molti ovuli; il frutto è rappresentato da una capsula setticida.

 

Il genere Blackstonia

conta 6 specie a distribuzione euro-mediterranea (4, con alcune sottospecie, in Italia). All'interno della Famiglia questo genere si caratterizza per le piante tutte erbacee ed annuali, dotate di stili di forma allungata e sottile ben distinti dall'ovario, i fiori 6-12-meri e le foglie generalmente connate alla base; i fiori sono numerosi e si presentano con il calice profondamente diviso, la corolla gialla e lo stigma a 2 lobi.

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-Blackstonia perfoliata (L.) Huds. subsp. perfoliata CENTAURO GIALLO T scap – Euro-Medit. - V-VIII – Relativamente comune.

Erbacea annuale, eretta, alta 10-60 cm, a foglie opposte ovali e ristrette alla base; le superiori sono fuse insieme attorno al fusto; i fiori, riuniti su peduncoli (2-4 cm) bratteati, hanno il calice a denti lineari (max.0,8 mm di larghezza) con una sola nervatura, e la corolla (8-15 mm) costituita da 6-8 petali acuti e di colore giallo. Si distingue dalla simile B. acuminata (W.D.J. Kock & Ziz) Domin (finora non osservata nel Pratese) per le foglie superiori e medie del caule un po' ristrette a livello della loro saldatura sul fusto, per il tubo del calice più lungo di 1,2 mm, per i denti calicini a 3 nervature e quelli del fiore terminale larghi da 0,8 a 1,5 mm invece che inferiore o uguale a 0,8 di acuminata.

Habitat: prati e radure umide, assolate e calde, soprattutto su calcare.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: nuovi ritrovamenti: dal Lago verde a S. Poto (2020) (Vernio, Cantagallo); dal Gorandaccio verso Montepiano (2022) (Vernio).
  • Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946 (sub Chlora perfoliata): Gestri & Lazzeri 2021.
  • Calvana: Fiori 1914 (sub Chlora perfoliata); Arrigoni & Bartolini 1997 (sub B. p. (L.) Huds. s.l.); Gestri 2009 (sub B. p. (L.) Huds. s.l.) e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
  • Cascine di Tavola: Gestri & Lazzeri 2021 (sub B. p. (L.) Huds. s.l.): cassa d'espansione dell'Ombrone.
  • Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Centauro giallo): AMPIL del Monteferrato.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
  • Monteferrato: Messeri 1936 (sub Chlora perfoliata L var. typica Fiori); Biagioli & al 2002 (sub B. p. (L.) Huds. s.l.): ex-cava Guarino, Pianali, Greataia (Montemurlo) ed ex-cava di Gello (Prato).
  • Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
  • Rilievi di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: da Fornacette alla Fattoria di Javello (2023), sopra la cittadina di Montemurlo verso Cicignano (2024).

 

Il genere Centaurium

è distribuito in gran parte del globo e conta una ventina di specie (6 con alcune sottospecie indigene in Italia). All'interno della Famiglia le sue piante si caratterizzano per le foglie non connate, i fiori abbastanza grandi (6-25 mm), normalmente 5-meri con lobi del calice carenati e stili di forma allungata e sottile ben distinti dall'ovario, che si presentano solitari o riuniti in infiorescenze a cime corimbiformi, bipare o spiciformi.

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-Centaurium erythraea Rafn CENTAURO ERITREO

Erbacea a fusto eretto, angoloso e ramificato superiormente, alta 0,5-70 cm; le foglie basali, ellittiche-ovali e distintamente attenuate in basso, sono riunite in rosetta numerose ed in più strati, persistenti anche alla fioritura, le cauline sono opposte e più piccole e strette; i fiori - calice lungo dalla metà a ¾ del tubo della corolla col tubo terminato da 5 lacinie sottili; corolla a 5 petali non acuti all'apice, rosei, rossi o raramente bianchi - sono riuniti in corimbi fogliati terminali; il frutto è una capsula cilindrica lunga ca. 1 cm.

Habitat: prati, radure e incolti caldi e assolati.

Nel Pratese sono state indicate 2 sottospecie:

- -C. er. Rafn. subsp. erythraea

H bienn/T scap – Eurasiat. - V-IX – Comune.

Si caratterizza rispetto alle altre sottospecie per il fusto ramificato nella metà superiore, le foglie basali ovato-ellittiche ed ottuse all'apice e le medie cauline strettamente ellittiche, i segmenti dei fiori (roseo-porporini, subsessili e riuniti in denso corimbo) lunghi 5-6 mm, ovvero ca. la metà del tubo. Habitat: prati e radure aperte e termofile.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: Porciatti 1959 (sub Erythraea centaurium Pers.): Pian della Rasa; Gioffredi 1960 (sub Erythraea centaurium Pers.): Limentra orientale; Venturi 2006 (sub C. er. Rafn. s.l.).: Limentra orientale; nuovi ritrovamenti: da Sasseta verso Montepiano (2018), sul sentiero da Fonte del Romito a Fonte Canapale (2022), sopra l'Alpe di Cavarzano, dal Gorandaccio verso Montepiano (2023); strada bianca per le Cascate del Carigiola (Cantagallo) (2019).
  • Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946 (sub Erythraea centaurium); Gestri & Lazzeri 2021 sub C. er. Rafn. s. l.).
  • Calvana: Gestri 2009 (sub C. er. Rafn. s.l.) e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
  • Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Centauro maggiore): AMPIL del Monteferrato.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
  • Monteferrato: Tozzi 1702 (sub centaurea min.[ore]); Fiori 1914 (sub Erythraea centaurium); Messeri 1936 (sub Erythraea centaurium Pers. var. fascicularis Rouy et F.); Arrigoni & al. 1983 (sub C. er. Rafn. s.l.); Biagioli & al. 2002 (sub C. er. Rafn. s.l.): Gretaia (Montemurlo), Cave di Figline, M.Mezzano (Prato).

- -C. er. Rafn. subsp. rumelicum (Velen.) Melderis H bienn – Medit. - V-VII – Rara o assente. Erbacea alta 0,5-60 cm, simile alla sottospecie precedente dalla quale si differenzia per le foglie medie del fusto sottili e spatolate e i segmenti fiorali lunghi 2,5-5 mm.

Habitat: prati umidi, per lo più vicino alla costa.

Distribuzione sul territorio:

Monteferrato: Arrigoni 2019 (sub C. rumelicum (Velen.) Arrigoni).

Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).

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-Centaurium grandiflorum (Pers.) Ronniger subsp. grandiflorum CENTAURO A GRANDI FIORI

H bienn – Medit. - V-VII – Raro (ma da ricercare più approfonditamente).

Erbacea robusta, bienne, glabra, a fusto a 2-4 angoli alati, eretto e ramificato dalla base o da metà, alta 10-70 cm; le foglie basale, obovate e a 3-5 nervature, si presentano in rosetta, le cauline sono opposte e di forma ovato-ellittica; i fiori subsessili – corolla di colore rosa vivo a segmenti ottusi all'apice e lunghi 6-8 mm, ovvero circa quanto il tubo (caratteristica tipizzante la specie rispetto a C. erythraea) – si riuniscono numerosi in un largo e lasso corimbo; frutto a capsula appena superante il calice. Si distingue fra l'altro da C. pulchellum e tenuiflorum soprattutto per la mancanza in queste ultime delle foglie basali disposte in rosetta al momento della fioritura.

Habitat: garighe, radure assolate e calde.

Distribuzione sul territorio:

Probabilmente è più diffusa e comune della sua attuale unica indicazione (vedi sotto, per esempio è presente al Bargo di Poggio a Caiano!): fino a poco tempo fa era considerata una sottospecie di C. erythraea e non è stata valutata adeguatamente come entità a se stante!

  • Monteferrato: Messeri 1936 (sub Erythraea centaurium Pers. var. glandiflora Pers.): Herb. Levier! N.B.: è sicuramente specie da ricercare e differenziare da C. erythraea!!

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-Centaurium maritimum (L.) Fritsch CENTAURO MARITTIMO

T scap – Medit. - IV-V – Rarissimo.

Erbacea abbastanza gracile, glabra, a fusto eretto-ascendente semplice o un po' ramificato nella metà superiore, alta 5-25 cm; foglie basali inferiori non in rosetta e più piccole delle superiori, opposte, sessili, di forma ovata o lanceolato-oblunga, lucide e a 3 nervature non molto evidenti; fiori grandi, a corolla gialla (le altre specie congeneri hanno corolla rosea, porporina o raramente bianca) con tubo lungo ca. 1,5 cm e 5 segmenti superiori acuti e di ca. 0,5 cm; calice a 5 segmenti allungati più brevi del tubo corollino; i fiori sono peduncolati e riuniti in alto sul fusto in cime lasse di 1-6 unità; la capsula è lunga fino al doppio del calice.

Habitat: specie acidofila propria di garighe, praterie e radure termofile.

Distribuzione sul territorio:

  • Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Centauro marittimo): AMPIL del Monteferrato.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano

N.B.: in Calvana è stato osservato esclusivamente a P. Farnetto nel comune di Calenzano (Firenze) su substrato acido (Gestri & Peruzzi 2016).

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-Centaurium pulchellum (Sw.) Druce subsp. pulchellum CENTAURO ELEGANTE

T scap – Paleotemp. - V-X – Raro.

Erbacea glabra, a fusto esile ed eretto, composto da (1)2-5(6) internodi, ramificato dal basso o più frequentemente da metà, con rami ± patenti, alta da 4 a 20 cm; foglie (mai in rosetta) opposte, di forma ovata o oblunghe-lanceolate, larghe 3-8 mm, da 3 a 5 nervature, quelle inferiori più brevi delle superiori; i fiori – piccoli e peduncolati, a corolla rosea, con segmenti lunghi 3-5 mm e calice con denti di poco inferiori al tubo corollino – sono riuniti in cime dicotome; il fiore terminale è posto su un pedicello di (1)3-5(12) mm; la capsula è lunga circa come il calice. Si differenzia da C. tenuiflorum per il fusto ramificato in basso con rametti patenti e a 2-5 internodi e per i fiori a pedicelli in genere lunghi più 3-4 mm e riuniti in cime più lasse.

Habitat: incolti e prati umidi.

Distribuzione sul territorio:

  • Calvana: Fiori 1914 (sub Erythraea pulchella); Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016 (sub C. p. (Sw.) Druce subsp. pulchellum): Prato.
  • Cascine di Tavola: Stampi 1967 (Erythraea pulchella Fr.)
  • Montalbano: Baroni 1897-1908 (sub Erytraea ramosissima Pers.): fra Montelupo e Verghereto (Somm. herb.); Gestri & Peruzzi 2013a (sub C. p. (Sw.) Druce subsp. pulchellum): Carmignano.
  • Monteferrato: Biagioli & al.2002: Sassi Neri (Prato), Volpaie (Montemurlo).
  • Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (sub C. p. (Sw.) Druce subsp. pulchellum) (C/S).

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-Centaurium tenuiflorum (Hoffmanns. Et Link) Fritsch subsp. acutiflorum (Schott) Zeltner CENTAURO A FIORI ACUTI

T scap – Eurasiat. - IV-VII – Poco comune.

Erbacea gracile, tomentosa, a fusto eretto, a 5-9 internodi, ramoso in alto (rami eretto-patenti), alta 5-25 cm; foglie ovato-lanceolate, le basali (3-4 X 4-6 mm) in rosetta scomparsa generalmente all'antesi, e le cauline (2-4 X 6-11 mm) più sottili e ottuse alla sommità, sessili e opposte; i fiori - brevemente pedicellati (1-3 mm), a corolla rosata con segmenti lunghi come il tubo e calice di ca. 4 mm a denti uguaglianti il tubo calicino stesso – sono riuniti in cime bipare dense; capsula di lunghezza simile al calice. Per la differenziazione da C. pulchellum vedi a questa voce.

La sottospecie acutiflorum si caratterizza per le foglie inferiori non disposte a rosetta, gli internodi del caule molto più lunghi delle foglie corrispondenti, i fiori più numerosi (fino a 180) con petali inciso-dentati in alto e tubo ristretto in alto sotto i segmenti.

Habitat: luoghi ± umidi e ombrosi in ambienti caldi.

Distribuzione sul territorio:

  • Calvana: Arrigoni & Bartolini 1997 (sub C. acutiflorum (Scott) Druce); Gestri 2009 e Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
  • Pianura: nuovi ritrovamenti: incolto fra Iolo e Caserane (2023) (Prato).
  • Rilievi di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: da Fornacette alla Fattoria di Javello (2024).

 

Il genere Cicendia

conta 3 specie a distribuzione Europea e N-Americana (1 in Italia). Si tratta di erbacee annuali a fusto unico o poco ramificato, foglie opposte, sessili ed intere, con fiori (in genere inferiori a 6 mm di lunghezza) a calice campanulato a 4 denti subtriangolari, corolla con tubo terminato da 4 brevi segmenti, antere non a spirale; i fiori sono riuniti in cime dicotome o si presentano solitari; capsula ovata o oblunga.

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-Cicendia filiformis (L.) Delarbre CICENDIA

T scap – SW-Europ. (Subatl.) - IV-V – Molto rara e localizzata.

Erbacea glabra, piccola (alta 5-15 cm), a fusto eretto e sottile, semplice o un po' ramificato in alto (rami eretti); foglie lineari-spatolate di 2-6 mm, le inferiori più grandi e riunite in rosetta, le cauline assai piccole; i fiori – 4-meri, a corolla gialla lunga 4-5 mm e calice a campana con denti acuti e poco più brevi del tubo corollino – sono posti, solitari, su lunghi pedicelli eretti; il frutto è una capsula ovata superante i denti calicini.

Habitat: su fanghi e terreni umidi in prati, margini di specchi d'acqua e radure boschive.

Distribuzione sul territorio:

  • Montalbano: Carta, Gestri & Peruzzi 2009: Macchia di Camaioni (Carmignano); Gestri & Peruzzi 2013a: Prato Rosello (Carmignano).

 

Il genere Gentiana

conta circa 300 specie distribuite nelle aree temperate e artiche del globo (una venticinquina con diverse sottospecie in Italia). Si tratta di erbacee glabre (e di sapore amaro) a foglie intere e opposte (le basali in rosetta), fiori con calice per lo più a 5 denti e corolla solitamente a 5 lobi, con tubo cilindrico o a campana, di colore da giallo, a blu, a porporino, a violetto (rar. bianco), stilo breve o assente, 2 stimmi; il frutto è una capsula inglobata nella corolla marcescente, a semi numerosi. Le piante del genere Gentiana hanno la corolla glabra e sono provviste di appendici fra i lobi calicini; questi ultimi sono assenti nel genere Gentianella e Gentianopsis, inoltre la prima ha la corolla barbata alla gola e la seconda al margine.

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-Gentiana asclepiadea L. GENTIANA DI ESCULAPIO

H scap – Orof. Europ. - VIII-IX – Rara e localizzata.

Erbacea glabra, a radice legnosa e spessa, alta 20-50 cm, a fusti semplici, eretti e assai fogliosi; foglie ovato-lanceolate e acuminate (lunghe fino a 8-10 cm), opposte, sessili o quasi (le superiori semiabbraccianti), a 3-5 venature principali; i fiori sono grandi - corolla di un bell'azzurro-violaceo, con tubo di 4 cm allargato in alto in 5 lobi acuti di ca. 5 mm, calice a 5 lobi lineari più brevi del tubo – sono disposti in numero di 1-3 all'ascella fogliare su brevissimi o nulli pedicelli; capsula bivalve lunga ca. 2-2,5 cm.

Habitat: radure boschive umide di montagna.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: Porciatti 1959: Pian della Rasa; Gioffredi 1960: Limentra orientale; Arrigoni & al. 2001, Arrigoni & al. 2002 (da Cascina Vespaio a Le Barbe), Arrigoni & al. 2005 e Bettini & al. 2009: riserva naturale Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006: Limentra orientale; Foggi & Venturi 2006: fosso delle Barbe (Cantagallo); Gestri 2008: Vernio, Cantagallo.
  • Rilievi di Montemurlo: Biagioli & al. 1999 (sub Genziana asclepiadea): Cavallaie (AMPIL Monteferrato); Foggi & Venturi 2006: dorsale delle Cavallaie.

N.B.: questa specie, insieme alla successiva, si collocano sicuramente fra le piante più appariscenti del nostro territorio.

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-Gentiana cruciata L. subsp. cruciata GENZIANA MINORE

H scap – Eurasiat. - VI-VII – Rarissima.

Erbacea glabra, a radice robusta e a fusti semplici, arcuato-ascendenti e assai fogliosi, alta 10-50 cm; foglie (1-2.5 X 3-8 cm) a lembo lanceolato, ottuso all'apice, le cauline sono saldate alla base 2 per 2 e quelle superiori sorpassano i fiori; questi ultimi sono generalmente 4-meri, privi di pedicello, lunghi ca. 2-2,5 cm; hanno corolla di colore blu, con tubo che si allarga progressivamente verso l'alto in 4 lobi triangolari ed appare plissettata alla fauce; il calice è breve (tubo di ca. 6 mm) a 4 lobi (di ca. 1,5 mm) applicati sulla corolla; le antere sono libere; i fiori sono riuniti in pseudoverticilli multiflori, con il centrale maggiore di quelli ascellari laterali.

Habitat: arbusteti, zone rocciose e praterie di montagna, tendenzialmente calcicola.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: Baroni 1897-1908: Montepiano (Caruel in Bull. Soc. Bot. 1893, pag. 513) (Vernio); Ricceri 2006: a occidente di Montepiano (Vernio); Venturi 2006: l’unica stazione rinvenuta si trova nei pressi della Pianaccia dopo M. delle Scalette; Foggi & Venturi 2009: Gasperone a NW di Montepiano (Vernio); Gestri 2018: ...a C. Gasperone a NW di Montepiano (Foggi & Venturi 2009) e nel versante emiliano del M. Scalette (a pochi metri dal confine toscano, sic!).

 

Il genere Gentianopsis

conta da una ventina ad una trentina di specie distribuite essenzialmente in Eurasia e America settentrionale (1 in Italia). Si tratta di piante erbacee molto simili a quelle del genere Gentiana dalle quali si distinguono essenzialmente per avere i margini della corolla con lacinie sfrangiate; non presentano foglie inferiori riunite in rosetta basale.

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-Gentianopsis ciliata (L.) subsp. ciliata GENZIANA SFRANGIATA

T scap/H bienn - Orof. S-Europ.-Caucas. - VIII-IX – Rara.

Erbacea glabra, a radice sottile e fusto eretto, un po' flessoso, foglioso e a volte ramoso, alta 10-30 cm; foglie (non in rosetta basale) da lineari a lanceolate, acute in alto, semiabbraccanti alla base e ad 1 nervatura principale; i fiori – calice a campana, con tubo di ca. 25 mm terminante in 4 lobi simili fra loro ed acuti, più brevi del tubo; corolla blu, con tubo (di 20-25 mm) terminante in 4 lobi lunghi ca. come il tubo stesso, dotati al margine di lacinie sfrangiate e denticolate; stimmi conniventi – si pongono solitari e terminali al fusto e ai rami; capsula stipitata ricoperta dalla corolla marcescente.

Habitat: prati, radure, aree rocciose di montagna.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: Baroni 1897-1908 (sub Gentiana ciliata L.): Montepiano (Caruel in Bull. Soc. Bot. 1893, pag. 513) (Vernio); Venturi 2006: ...tra Acquerino e Monachino...; Gestri 2018: ritrovata da chi scrive in due sole località: presso il Tabernacolo di Gavigno (Cantagallo) e a N dell'Alpe di Cavarzano (Vernio).
  • ??Calvana: Ricceri 1999 (sub Gentiana ciliata L.).

 

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