Geraniaceae
FAMIGLIA GERANIACEAE
Questa Famiglia è costituita da 5 generi e da 700-800 specie distribuite in quasi tutto il globo, ma soprattutto nelle aree temperate e subtropicali. Si tratta di piante erbacee o più raramente di piccoli arbusti; si presentano con fusti nodosi, foglie di varia forma e dotate di stipole, fiori ermafroditi, 5-meri, attinomorfi o leggermente zigomorfi, con 5 sepali liberi e mucronati e 5 petali liberi e caduchi, 10 stami liberi (saldati solo in basso) disposti su due ranghi e 5 stili, ovario supero e frutto composto da 5 carpelli ad un solo seme e con un becco ± lungo; i fiori sono riuniti in cime, ombrelle o spighe.
Il genere Erodium
conta un'ottantina di specie distribuite in Europa, Asia, Australia e America; nell'area mediterranea sono concentrate gran parte delle specie stesse! (in Italia ne sono presenti 18 spontanee ed 1 esotica). All'interno della Famiglie le piante di questo genere si caratterizzano per le foglie spesso più lunghe che larghe e con nervatura primaria pennata, per i fiori dialisepali ± attinomorfi, con 5 stami fertili e 5 sterili (privi di antera) ed infine per il frutto a capsula rostrata che libera a maturità 5 mericarpi, con 2 fossette all'apice, dotati di arista che si contorge ad elica dalla sommità alla base; l'infiorescenza, per lo più costituita da 2-10 unità, si presenta a cime contratte.
-Erodium acaule (L.) Bech.et Thell. BECCO DI GRÚ A ROSETTA
H ros – Medit.-Mont. - III-VI – Molto raro (o assente?).
Erbacea ± pubescente, alta 5-20 cm, a spessa e breve radice verticale non scagliosa, fusto assente, portamento ad ampia rosetta; foglie tutte radicali, bipennatosette, a contorno lanceolato, lunghe fino a 4-6 cm e larghe 1-1,5, a segmenti ovati da dentati a pennatifidi; fiori - a grossi petali rosei di 7-12 mm (senza macchia scura), ovato-arrotondati, lunghi più di 1-2 volte il calice; sepali di 5-8 mm, a peli appressati, senza ghiandole e con breve mucrone - disposti a 4-8 su peduncoli originanti dalla radice e per lo più inferiori alle foglie; brattee saldate e irsute; frutto con becco lungo fino a 3,5-4.5 cm (mericarpo di 5-6 mm e numero di spire dell'arista 7-8).
Habitat: prati-pascoli, incolti soprattutto sui rilievi in clima mediterraneo.
Distribuzione sul territorio:
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Becco di grù a rosetta): AMPIL del Monteferrato.
- Montalbano: Getri & Peruzzi 2013a: Prato Rosello (Carmignano).
- Monteferrato: Messeri 1936 (sub E. cicutarium (L.) L'Hér. var. romanum (L'Hér.) Fiori); Biagioli & al. 2002: in radure sul crinale di M. Chiesino (Prato).
NB: si tratta di un'entità di difficile riconoscimento soprattutto perché assai simile a certe forme a grossa radice di E. cicutarium: rimangono dei dubbi sulla reale presenza sul nostro territorio.
-Erodium botrys (Cav.) Bertol. BECCO DI GRÚ BOTRI (a infiorescenza a grappolo)
T scap – Medit. - IV-V – Raro.
Erbacea di 5-40 cm, pubescente-ghiandolosa, con fusti rigonfi ai nodi e dotati di lunghi peli riflessi (così anche i piccioli) ed in alto anche di ghiandole; foglie basali con lamina ovata-oblunga da incisa a pennatifida, lunghe fino a 4 cm, le cauline 2-pennatosette a segmenti dentato-incisi; i fiori – a 5 petali lillà-porporini con 3 evidenti nervature scure, oblunghi, di ca. 1,5 cm da uguali a poco più lunghi del calice; sepali con mucrone di ca. 1 mm, ghiandolosi; pedicelli da 1 a 3 volte più lunghi del calice; brattee brune, ovato-acute, inferiori a 4 mm di larghezza – sono riuniti in numero di 1-4 in ombrelle su peduncoli generalmente più lunghi delle foglie; mericarpo a setole biancastre e con 2 fossette e 2 creste apicali, lungo 8-15 mm con resta di 6-11 cm a 6-7 spirali.
Habitat: praterie, radure, incolti.
Distribuzione sul territorio:
- Montalbano: Lazzeri & al. 2018: incolto erboso a P. Rosello (Carmignano).
N.B.: probabilmente presente anche altrove in Provincia!
-Erodium ciconium (L.) L'Hér. BECCO DI GRÚ MAGGIORE
T scap (H bienn) – Euro-Medit.-Pont. - III-V – Raro.
Erbacea ghiandolosa e pubescente, alta 10-60 cm, con caule scanalato e con peli patenti; le foglie hanno lamina a contorno ovato-oblungo, 1-2-pennatosette, con segmenti ovati e profondamente incisi, le basali lunghe fino a 30 cm, le cauline a segmenti larghi 2-3 mm e le superiori decorrenti sul picciolo; i fiori – corolla azzurra o violetta con nervature poco appariscenti, a petali un po' disuguali di 7-8 mm, più o meno uguaglianti il calice; sepali con resta allungata a 3-5 evidenti nervature; brattee membranose lunghe fino a 7 mm; pedicelli lunghi fino a 2 volte il calice – sono posti in numero di 2-7 su peduncoli ascellari in ombrelle ± unilaterali di 8-12 cm (superiori alle foglie); frutto con mericarpo di ca. 1 cm (con setole biancastre, senza creste e con profonde fossette), becco lungo 7-9 cm ed arista a 6-8 spire. (Si distingue da E. botrys, che possiede becchi fruttiferi di simile lunghezza, per il mucrone dei sepali di 2-5 mm invece di 1 e le foglie basali completamente pennatosette, invece che da incise a pennatifide).
Habitat: prati-pascoli, incolti aridi.
Distribuzione sul territorio:
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: rarissimo all'Aia Padre (Cantagallo).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Prato Rosello (Carmignano).
- Monte Le Coste: nuovi ritrovamenti: presso la Paleosa (Prato) (2015).
-Erodium cicutarium (L.) L'Hér. BECCO DI GRÚ COMUNE
T scap (T caesp/H ros) – Subcosmop. - III-XI – Assai comune.
Erbacea assai polimorfa, alta da 3 a 60 cm, con pochi peli ghiandolari a volte assenti, fusto inizialmente subnullo e poi ± allungato (fino a 5 cm), eretto e con peli eretto-patenti; tutte le foglie sono pennatosette con foglioline a loro volta ± divise, le basali a 9-11 segmenti a contorno ovato o obovato, larghe fino a 2 cm e lunghe fino a 5; i fiori – a corolla rossa, rosa o bianca, con petali un po' distanziati fra loro, di ca. 3 x 7 mm (poco superiori al calice), sepali a mucrone inferiore a 1 mm - sono riuniti in numero generalmente di 2-8 in cime o ombrelle, con peduncolo ascellare o radicale superiore alle foglie; frutto a maricarpo di 4-5 mm, irsuto, con becco lungo 3-4 cm e arista a 5-8 spire.
Habitat: prati, campi, aree ruderali, margini sentieri e strade.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Arrigoni & al. 2001 e Arrigoni & L. 2005: riserva naturale Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006: Limentra orientale; nuovi ritrovamenti; Alpe di Cavarzano (2024) (Vernio).
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano.
- Monteferrato: Fiori 1914; Messeri 1936 (sub E.c. L'Hér. var. stellatum (Delile) Fiori e var. romanum (L'Her.) Fiori ); Biagioli & al. 2002: ...su sfatticcio serpentinoso ai piedi della Cassapanca e prob. altrove (Prato).
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
- Pianura: nuovi ritrovamenti: Galcetello (2022) (Prato): sicuramente anche altrove.
-Erodium malacoides (L.) L'Hér. BECCO DI GRÚ MALVACEO
T scap/H bienn – Medit.-Macarones. - II-XI – Non molto comune.
Erbacea pelosa e ghiandolosa a fusto ascendente o eretto, alta 10-50 cm; foglie ovate e ottuse, grossolanamente lobate e crenulate o dentellate al bordo, le basali con picciolo di 4-6 cm, le cauline via via inferiori e a breve o brevissimo picciolo; i fiori – a corolla di colore lillà-porporino, con petali obovati, lunghi 5-9 mm e calice a sepali mucronati di 5-6 – sono riuniti in numero di 3-8 in ombrelle a peduncolo di 3-7 cm (superanti la foglia); brattee ovato-ottuse e membranose; mericarpo setoloso di ca. 5 mm con becco di 20-30 ed arista a 4-5 spire.
Habitat: prati, incolti, aree ruderali, margini sentieri e strade.
Distribuzione sul territorio:
- Calvana: Fiori 1914; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016 (sub E. m. (L.) L'Hér. subsp. malacoides): Prato.
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Becco di grù malvaceo): AMPIL del Monteferrato.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano.
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: non su serpentino (Prato, Montemurlo).
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (sub E. m. (L.) L'Hér. sub malacoides) (C/S)
- Rilievi a W di Vaiano: nuovi ritrovamenti: sopra La Briglia.
-Erodium moschatum (L.) L'Hér. BECCO DI GRÚ AROMATICO
T scap/H bienn – Euro-Medit. - I-V – Poco comune.
Erbacea dall'odore di muschio (da cui il nome), ± peloso-ghiandolosa, a fusto eretto-ascendente, alta 20-80 cm; foglie pennatosette lunghe fino a 15 cm, a 8-12 segmenti ovato-ellittici, irregolarmente dentellati e subpicciolati; i fiori - posti su peduncoli di ca. 1 cm, a corolla lillà-porporina, con petali uguali fra loro e lunghi poco più o come il calice; sepali con breve mucrone – sono riuniti in numero di 5-12 in ombrelle a peduncolo lungo 10-20 cm; bratteole ovate ed acute; frutto a mericarpo con peli giallastri eretto-patenti di ca. 6 mm, becco di 30-50 ed arista a 10-30 spire.
Habitat: aree erbose incolte, margini stradali e ruderali.
Distribuzione sul territorio:
- Bargo di Poggio a Caiano: Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano; oss. Pinzani 2021 Wikiplantbase#Toscana: strada per Monte Buriano (Prato).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano.
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: alcune piante nel Parco di Galceti.
- Monte Le Coste: Gestri & Peruzzi 2013b: La Paleosa (Prato) ©.
- Pianura: nuovi ritrovamenti: comunissimo in giardini ed incolti erbosi almeno nella città di Prato e Montemurlo (2024).
- Rilievi di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: a La Bicchieraia (2024).
Il genere Geranium
conta circa 450 specie distribuite nelle aree temperate del globo e sulle montagne tropicali (26 autoctone ed 1 esotica in Italia). Si tratta di piante erbacee spesso pubescenti, a foglie con lembo a contorno ± orbicolare o poligonale (generalmente ca. largo come lungo!), a nervatura palmata, lobate o divise e dotate di stipole: in maggioranza sono basali, poche o assenti le cauline; i fiori – attinomorfi, a calice a 5 sepali liberi e aristati, corolla rosea, porporina, violacea o biancastra, a 5 petali liberi ad apice ottuso o smarginato, alternati a 5 ghiandole nettarifere, 10 stami fertili – si presentano solitari o riuniti in cime o ombrelle, terminali o ascellari, in numero di 1-2 alla sommità di ogni pedicello; frutti a 5 mericarpi deiscenti, privi di fossette e che si separano ad arco (o a spirale) dalla base verso l'apice, arista glabra sulla parte interna.
-Geranium columbinum L. GERANIO COLOMBINO
T scap – Europ-S-Siber. - III-X – Abbastanza comune.
Erbacea a peli appressati, con fusto gracile, alta 10-40 cm; le foglie hanno contorno orbicolare e si presentano palmatosette: 5-7 segmenti profondamente divisi fin quasi all'attacco del picciolo, a loro volta ognuno di questi si presenta suddiviso in lobi quasi lineari; i fiori di ~ 1 cm di diametro - a petali porporini o rosei, obcuneati, smarginati all'apice e con unghia breve e ciliata; sepali pelosi, carenati e con mucrone di ca. 2-3 mm – sono riuniti in numero di 2 (ciascuno con pedicello 4-6 volte più lungo del calice) su peduncoli assai superiori alle foglie ascellanti; mericarpo glabrescente o sparsamente peloso, becco lungo ~ 2 cm. Si differenzia dalla specie congenere G. dissectum L. (simile presentando anch'essa foglie profondamente divise, fino a 4/5 delle loro lunghezza) per avere la nostra i sepali lunghi 5-6 mm (invece di 9-13), i pedicelli superiori al calice fino a 5-6 volte (invece che di poco superiori) e i peduncoli più lunghi delle foglie ascellanti.
Habitat: radure, incolti, zone ruderali e marginali a strade e sentieri.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Venturi 2006: Limentra Orientale.
- Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946; Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Viano, Cantagallo; 2 oss. Pinzani 2021 Wikiplantbase#Toscana: Monte Buriano e tra i Centopini ed I Bifolchi (Prato).
- Localizzazioni generiche: Baroni 1897-1908: Prato; Biagioli & al. 1999 (sub Geranio Colombino): AMPIL del Monteferrato.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
- Monteferrato: Fiori 1914; Messeri 1936 non considera questa entità in quanto ritrovata precedentemente solo in stazioni ruderali periferiche (Levier herb!); Biagioli & al. 2002: ...presso le zone coltivate e nel Parco di Galceti, rarissimo sulle ofioliti (Prato, Montemurlo).
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C).
-Geranium dissectum L. GERANIO SBRANDELLATO
T scap – Subcosmop. - IV-IX – Abbastanza comune.
Erbacea un po' ruvida, a peli patenti, fusto eretto-ascendente, alta 10-40 cm; le foglie hanno contorno rotondeggiante (3-4 cm di diametro) e si presentano profondamente divise in 5-7 segmenti a loro volta divisi in lobi ± sottili, a volte multifidi; i fiori – petali smarginati, roseo-porporini di ca. 4 mm, un po' inferiori al calice che presenta sepali (5 mm ca.) patenti e mucronati – sono posti in numero di due su pedicelli poco più lunghi del calice e riuniti in peduncoli inferiori alle foglie ascellanti; il frutto, con mericarpo assai densamente peloso, presenta un becco lungo fino a 1,5 cm.
Habitat: incolti, zone ruderali, margini abitativi.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Arrigoni & al. 2001 e Arrigoni & al. 2005: riserva naturale Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006: Limentrella orientale; nuovi ritrovamenti: strada bianca da Migliana a Le Cavallaie (2018) (Cantagallo).
- Calvana: Arrigoni & Bartolini 1997; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo; 2 oss. Pinzani 2021 Wikiplantbase#Toscana: Monte Buriano e ai Bifolchi (Prato).
- Cascine di Tavola: Stampi 1967; Gestri & Lazzeri 2021.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
- Monteferrato: Fiori 1914; Messeri 1936 (sub G. d. L. var. typicum Kunth) Biagioli & al. 2002: infrequente in aree coltivate e limitrofe … (Prato).
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S):
- Rilievi di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: sopra la scuola elementare di Montemurlo e campi verso Cicignano (2024).
-Geranium lucidum L. GERANIO LUCIDO
T scap – Euro-Medit. - IV-IX – Non raro.
Erbacea glabrescente, verde-lucido (a volte tinta di rosso), a fusto eretto o ascendente, assai ramoso, alta 10-40 cm; le foglie (larghe 2-6 cm) hanno contorno da circolare a reniforme e sono divise per il 60-70% del raggio in 5(-7) lobi ovali, ottusi, a denti arrotondati; le foglie superiori sono opposte e brevemente picciolate, le inferiori hanno picciolo lungo fino a 5 cm; i fiori - a sepali (5-7 mm) aristati e petali (8-10 mm) roseo-brillanti e bilobi sono posti in numero di 2 su peduncoli che superano la foglia ascellante; il frutto, glabro, ha un becco di ~ 1 cm.
Habitat: margini sentieri, incolti, radure in ambienti fresco-umidi.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Porciatti 1959: Pian della Rasa; Gioffredi 1960: Limentra orientale; Arrigoni & al. 2001 e Arrigoni & al. 2005: riserva naturale Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006: Limentra orientale; nuovi ritrovamenti: strada bianca da Migliana a Le Cavallaie (2018), Grigliana, dall'Acqua alla Rasa (2024) (Cantagallo).
- Bargo di Poggio a Caiano: Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
-Geranium molle L. GERANIO VOLGARE
T scap (H bienn/H scap) – Subcosmop. - III-IX – Comunissimo.
Erbacea grigio-verdastra e pubescente, a fusto con peli patenti, ascendente o eretto, ramificato dal basso, alta 5-30 cm; le foglie basali, a contorno rotondeggiante, sono divise per il 70% del raggio in 5-7 lobi cuneiformi e trilobulati; le superiori hanno picciolo più breve delle inferiori o assente e sono più profondamente divise; i fiori (7-10 mm) – a petali roseo-porporini ed evidentemente bilobati (il simile G. rotundifolium ha i petali interi e glabri sull'unghia) e più lunghi dei sepali, che si presentano privi di resta - sono posti su peduncoli biflori, più lunghi della foglia ascellante (in rotundifolium più brevi); il frutto è glabro con creste trasverse e lungo fino a 1 cm.
Habitat: aree ruderali, prati-pascoli, radure, incolti.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Arrigoni & al. 2001 e Arrigoni & al. 2005: riserva naturale Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006: Limentra orientale; nuovi ritrovamenti: da Cantagallo verso la Rasa (2018).
- Bargo di Poggio a Caiano: Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Fiori 1914; Arrigoni & Bartolini 1997; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
- Cascine di Tavola: Gestri & Lazzeri 2021.
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Geranio molle): AMPIL del Monteferrato.
- Monteferrato: Messeri 1936 (sub G. m. L. var. annuum Schur.); Biagioli & al. 2002: zone marginali, anche su substrato ofiolitico … (Prato, Montemurlo).
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
-Geranium nodosum L. GERANIO NODOSO
G rhiz – N-Medit. Mont. - VI-VIII – Non raro nei boschi di latifoglie.
Erbacea pubescente a rizoma orizzontale e gracile, fusto ascendente, non robusto e rigonfio ai nodi (da cui il nome specifico), alta 20-50 cm; le foglie hanno contorno poligonale profondamente diviso in 3-5 lobi dentellato-crenulati; le inferiori presentano un picciolo di 6-12 cm, le superiori via via più breve; i fiori – a petali (5 x 15-16 mm) rosei o violetti venati di scuro e smarginati, sepali più brevi, con mucrone di 1-2 mm e posti su pedicelli più brevi o poco più lunghi del calice – sono posti in numero di 1 o 2 su peduncoli superanti la foglia ascellante; frutto pubescente.
Habitat: boschi di latifoglie.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Baroni 1897-1908: Montepiano (Car., Somm. herb.); Porciatti 1959: Pian della Rasa; Gioffredi 1960: Limentra orientale; Arrigoni & al. 2001, Arrigoni & al. 2002 (dalle Sorgenti del Bisenzio a Cascina Le Barbe, da Cascina Vespaio a Le Barbe, presso Lavacchio), Arrigoni & al. 2005: riserva naturale Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006: Limentra orientale; Foggli & Venturi 2009: Rio a E di Gavigno, torrente Trogola a E di Pian di Simoni; a E della Storaia; rio Canvella a SW di M. Castiglioni (Cantagallo, Vernio).
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
- Monteferrato: Messeri 1936; Biagioli & al. 2002: nelle boscaglie e nelle forra fresca e ombrosa dei Patriarchi (Montemurlo)
- Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (S).
-Geranium purpureum Vill. GERANIO PURPUREO
T scap -Euro-Medit. - IV-XI – Comunissimo.
Erbacea annuale, spesso arrossata, simile a G. robertianum, ma di dimensioni inferiori e con odore sgradevole più forte. Il fusto è ghiandoloso e alto 5-40 cm; le foglie hanno contorno pentagonale, le inferiori sono numerose e a breve picciolo; i fiori (7-14 mm) - a petali di 5-9 mm, rossi più lunghi dei sepali (con mucrone di 0,5-1,5 mm), antere gialle – sono inseriti su brevi peduncoli aperti ad angolo acuto; il frutto è rugoso.
Habitat: radure, rupi, ambienti aridi.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Foggi & Venturi 2009: a W tabernacolo Gavigno e torrente Acqua Calda (Cantagallo).
- Bargo di Poggio a Caiano: Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Arrigoni & Bartolini 1997; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo; 2 oss. Pinzani 2021 Wikiplantbase#Toscana: Monte Buriano e tra Centopini e Bifolchi (Prato).
- Cascine di Tavola: Gestri & Lazzeri 2021.
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Geranio purpureo): AMPIL del Monteferrato.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
- Rilievi a W di Vaiano: nuovi ritrovamenti: sopra la collina di Schignano.
-Geranium robertianum L. GERANIO DI S. ROBERTO
T scap/H bienn – Subcosmop. - V-X – Non raro.
Erbacea ad aroma sgradevole, pubescente, a fusti prostrati o eretti, spesso arrossata, alta 10-60 cm; le foglie hanno contorno triangolare-poligonale, sono divise profondamente in 3-5 lobi picciolati e bipennati; i fiori hanno sepali vellutato-ghiandolosi, eretti, con mucrone di 1,5-2,5 mm e corolla rossa, o più raramente bianca, con petali interi e 2 volte più lunghi dei sepali (8-13 mm di lunghezza), antere aranciate; il frutto ha un becco di ~ 2 cm.
Habitat: boschi, boscaglie e ambienti fresco-umidi.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Porciatti 1959: Pian della Rasa; Gioffredi 1960: Limentra orientale; Arrigoni & al. 2001, Arrigoni & al. 2002, Arrigoni & al. 2005: riserva naturale Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006: Limentra orientale; nuovi ritrovamenti: sopra Grigliana, M. Scoperta 2024 (Cantagallo).
- Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946; Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Fiori 1914; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
- Cascine di Tavola: Gestri & Lazzeri 2021.
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Geranio di S. Roberto): AMPIL del Monteferrato.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013b: P. a Caiano.
- Monteferrato: Messeri 1936 (sub G.r. L. var. genuinum Gren.); Biagioli & al. 2002: zone marginali ombrose, raro su detriti serpentinosi.
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
- Rilievi a W di Vaiano: nuovi ritrovamenti: sopra la Collina di Schignano (2024).
-Geranium rotundifolium L. GERANIO MALVACCINO
T scap – Paleotemp. - V-X – Non raro.
Erbacea pubescente a peli patenti e fusto prostrato o ascendente e spesso a zig-zag, alta 10-40 cm; le foglie hanno lamina a contorno rotondeggiante (da cui l'epiteto specifico) e divisa in 5-7 lobi tridentati, con presenza a livello del seno di una macchia rossastra; sono dotate di un breve picciolo (ca. 2-3 mm); i fiori – corolla rosea a petali interi (nel simile G. molle l'apice si presenta smarginato), lunghi ca. 4 mm, appena superanti il calice a sepali sempre interi, non carenati e dotati di breve mucrone; pedicello più lungo del calice – sono inseriti su un peduncolo bifido, inferiore alla foglia ascellante; frutto pubescente con becco di 1 cm ca.
Habitat: zone ruderali, margini di campi e vie, incolti.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Arrigoni & al. 2001 e Arrigoni & al. 2005: riserva naturale Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006: Limentra orientale.
- Calvana: Fiori 1014; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato; 2 oss. Pinzani 2021 Wikiplantbase#Toscana: Monte Buriano e ai Bifolchi (Prato).
- Colline di Prato: nuovi ritrovamenti: sopra “Le Svolte” di Figline (2024) (Prato).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano e P. a Caiano.
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
- Pianura: nuovi ritrovamenti: argini occidentali del Bisenzio a livello di Viale Galilei (2025) (Prato).
-Geranium sanguineum L. GERANIO SANGUIGNO
H scap – Europ.-Caucas. - V-X – Non raro.
Erbacea ad odore sgradevole e a peli patenti, con radice robusta e orizzontale, fusto eretto o ascendente e assai ramoso, alta 10-60 cm; foglie con lamina a contorno rotondeggiante di 2-4 cm di diametro e divisa in 7 lobi bifidi o trifidi, con picciolo di 1-2 cm (almeno le inferiori), le basali generalmente scomparse all'antesi; stipole acute; i fiori – a petali rosso-violacei, venati di scuro, obovati-bifidi (13 X 15-18 mm) con unghia breve e ciliata; sepali lanceolato-aristati, patenti e di poco inferiori al cm – sono, per lo più singolarmente, posti su pedicelli più lunghi delle foglie; frutto a becco di ca. 2 mm.
Habitat: incolti sassosi, radure boschive, boscaglie e arbusteti asciutti.
Distribuzione sul territorio:
- Calvana: Fiori 1914; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato.
- Localizzazioni generiche: Baroni 1897-1908: Prato (Somm. herb!).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: podere dell'Orto e sotto Comeana (Carmignano).
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: lungo il sentiero dei Patriarchi (Montemurlo), mai sulle ofioliti.